Acquistare casa in Italia: la burocrazia è la vera sfida per l’acquirente internazionale

1 DEC 2025
Italia

L’Italia si conferma la destinazione prediletta per chi cerca casa all'estero, ma la percezione di un sistema complesso emerge come il principale ostacolo. È quanto rivela l'ultima indagine condotta da Gate-away.com, il portale immobiliare dedicato esclusivamente agli stranieri interessati ad acquistare nel Bel Paese, che ha analizzato le preferenze degli utenti del sito.

Secondo l’analisi, l'acquirente straniero è guidato dalla ricerca di una qualità della vita superiore, con un occhio attento alla convenienza economica. Tuttavia, le procedure di acquisto e la burocrazia sono le vere incognite che rischiano di frenare il processo decisionale.

Chi cerca casa in Italia: l'identikit dell'acquirente estero

Il profilo tipo del potenziale acquirente si conferma di età avanzata e proveniente dai Paesi anglosassoni ed europei:
  • Provenienza: gli Stati Uniti (30,46%) guidano la classifica seguiti da Germania (11,09%) e Regno Unito (9,60%).

  • Età e genere: l’indagine conferma una forte prevalenza di utenti over 56 anni (oltre l'84% del campione), con una netta maggioranza maschile (61,26%).

  • Perché acquistano casa: la motivazione principale dell'acquisto è il possesso di una seconda casa per vacanze (50,17%), anche se la possibilità di prendere la residenza principale in Italia (36,26%) mantiene una quota significativa.

L'attrattiva italiana si basa su pilastri solidi come la cultura, il clima e un costo della vita che il 54,30% degli intervistati giudica più conveniente rispetto al proprio Paese, un dato che sposta l'ago della bilancia a nostro favore," commenta Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com. "Ma l'indagine mette in luce l'esigenza critica di semplificazione. L'acquirente non teme il mercato, ma la burocrazia."

Burocrazia e Fiscalità: gli ostacoli percepiti

Il quadro fiscale e la burocrazia sono percepiti come complessi degli acquirenti internazionali. Questo fattore, pur non annullando l'attrattiva del costo della vita, rappresenta il principale rischio di abbandono del processo di acquisto.

Difficoltà burocratica: il 40,90% degli intervistati che ha un'opinione ritiene le procedure di acquisto e la burocrazia italiana "Complicata" (28,48%) o "Molto complessa" (12,42%). Di contro, appena il 4,97% le giudica "Efficiente".

Il fattore ignoranza: un altro elemento critico è che il 40,89% ammette di non conoscere affatto le procedure d’acquisto e le normative. Questo dato evidenzia non solo la complessità intrinseca, ma anche la difficoltà di accesso a informazioni chiare e standardizzate.

Sfide maggiori: non a caso, gli aspetti legali e burocratici (54,47%) e la scarsa chiarezza fiscale (29,97%) sono in assoluto le principali difficoltà incontrate nella procedura di acquisto.

Flat Tax e tasse su affitti brevi

Le politiche fiscali, pur essendo un elemento chiave per i grandi investitori, non sono pienamente comprese dalla maggior parte dei potenziali acquirenti, ma non ne determinano l'esclusione dell'Italia.

Flat Tax super ricchi: la stragrande maggioranza degli intervistati (81,95%) non è a conoscenza del possibile aumento della "flat tax per i super ricchi" per i nuovi residenti. Nonostante questo, la nuova soglia non incide sulla decisione di acquisto per la metà del campione (50,17%). Ciò suggerisce che, per la maggior parte degli acquirenti stranieri (spesso pensionati o acquirenti di seconde case come visto nell'identikit), le motivazioni legate allo stile di vita e alla convenienza generale superano la sensibilità alle specifiche normative fiscali.

Tasse su affitti brevi: riguardo alle nuove regole e tasse sugli affitti brevi, il 49,50% dichiara che non cambiano la loro decisione di acquistare in Italia. Anche qui, una quota significativa (31,13%) non ne era a conoscenza, indicando la necessità di maggiore trasparenza e comunicazione sulle norme che impattano l'uso della casa come investimento.

Incentivi Green e Borghi: nuove leve d'attrattività

L'indagine rivela un forte interesse per le politiche che coniugano sostenibilità e valorizzazione del territorio, rappresentando un'opportunità di vendita per aree al di fuori dei circuiti turistici più battuti:

Rilancio dei Borghi: l’interesse per la vita lontano dai grandi centri è concreto e strategico: oltre l’84% del campione (48,51% "potrebbe influenzare" + 36,09% "sarebbe molto rilevante") prenderebbe in considerazione l'acquisto in borghi o aree meno popolari in presenza di agevolazioni fiscali specifiche.

Sostenibilità determinante: l'attenzione alla sostenibilità è un trend in crescita. Quasi il 60% (59,28%, dato dalla somma del 41,23% che "potrebbe influenzare" e del 18,05% per cui "sarebbe determinante") è influenzato dalla possibilità di acquistare una casa con incentivi per ristrutturazioni green o efficientamento energetico.

"Questi dati ci dicono che l'Italia ha margini enormi per intercettare un target di acquirenti attento alla sostenibilità e al recupero dei centri minori," spiega Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com. "Tuttavia, il tema della chiarezza normativa e del supporto professionale rimane centrale. Per vendere agli stranieri, non basta il fascino del Paese; serve offrire un processo d’acquisto snello e trasparente."

L'Impatto dell'Overturismo: ricerca di autenticità

L'eccessivo affollamento turistico (overtourism) emerge come un fattore di allontanamento dalle mete più celebri, influenzando in modo diretto la scelta del luogo d'acquisto. L'indagine rivela che quasi un potenziale acquirente su tre, ovvero il 30,13% del campione, ha dichiarato di aver cambiato area di ricerca proprio a causa dell'impatto negativo del turismo di massa.

Questo dato è cruciale: l'acquirente straniero non cerca solo una casa in Italia, ma cerca uno stile di vita autentico, lontano dalle folle e dai fenomeni di mercificazione. Questa tendenza è in linea con il forte interesse manifestato verso le agevolazioni fiscali per i borghi e le aree meno popolari (valutate positivamente da oltre l'84% degli intervistati), suggerendo che la domanda immobiliare internazionale è sempre più orientata verso la riscoperta di territori meno battuti e il supporto alla rivitalizzazione delle piccole comunità.